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Le erbe aromatiche di SG Vivai portano con sé la ricchezza dei fertili terreni della Piana del Sele e delle zone collinari di Capaccio Paestum, dove il vento, il sole e il mare creano un microclima ideale per le produzioni agricole.

In 35 ettari di campo aperto e 2 ettari di serra, SG vivai coltiva e distribuisce circa 15 specie di erbe aromatiche Bio quali: rosmarino, menta, salvia, timo, basilico, erba cipollina, origano e prezzemolo.

Ogni fase di lavorazione viene svolta a mano; le erbe aromatiche di SG Vivai vengono confezionate e stoccate in magazzino a temperatura controllata, per poi essere commercializzate in Italia, nelle principali catene della GDO, e in Europa, Inghilterra, Russia con tempi veloci, che garantiscono la massima freschezza del prodotto.

25 anni di esperienza: l’azienda nasce nel 1994 e dal 1998 è specializzata nel settore.

Dal 2018 SG Vivai si qualifica anche nella coltivazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti freschi come rucola, spinacino e misticanza.

La nostra missione è quella di coniugare tradizione e esperienza con l’innovazione nella coltivazione di erbe.

Certificate Global G.a.p. e Sedex, le erbe aromatiche di SG Vivai sono erbe di alta qualità, prodotte nel massimo rispetto dell’ambiente, dalla semina al raccolto, al confezionamento sino alla tavola .

Le erbe aromatiche di SG Vivai sono coltivate secondo standard biologici certificati che garantiscono solo prodotti di alto pregio e valore.

SG Vivai è un’azienda sostenibile che ha impostato l’intero processo produttivo per evitare sprechi di acqua e ridurre l’impatto ambientale. Anche l’utilizzo dei fitofarmaci è controllato e rispetta le norme delle “buone pratiche agricole” per l’efficacia e il rispetto delle proprietà organolettiche della pianta.

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territorio

Parco Archeologico di Paestum

“Finalmente, incerti, se camminavamo su rocce o su macerie, potemmo riconoscere alcuni massi oblunghi e squadrati, che avevamo già notato da distante, come templi sopravvissuti e memorie di una città una volta magnifica”.
Johann Wolfgang von Goethe ,1787

Il sito archeologico di Paestum è un’area unica al mondo, non solo per l’eccezionale stato in cui sono conservati i tre templi (il tempio di Hera, di Atena e di Nettuno) ma anche per il paesaggio in cui sono inseriti. Passeggiando nel parco, infatti, ci si immerge in un’atmosfera che richiama alla mente il passato. Dalla colonizzazione greca fino allo sbarco degli alleati nel 1943, passando per il periodo neoclassico: qui, la riscoperta della classicità, spinse importanti artisti come Goethe a visitare questo luogo.
Questa percezione di un passato remoto, bucolico e agreste è amplificata dalla vicinanza del Cilento e del suo Parco Nazionale. Qui ci sono ancora i segni del passaggio di popolazioni ancor più antiche dei greci e di una natura selvaggia e incontaminata.

La fondazione dell’antica Poseidonia avvenne ad opera di coloni greci provenienti dalla Calabria, che si insediarono, dunque, nella fertile zona a sud del fiume Sele intorno al 600 a.C.. La città si estende su una superficie di 120 ettari ed è circondata da una cinta muraria, anch’essa tra le meglio conservate pervenute fino ai giorni nostri.

I templi greci di Paestum costituiscono, infatti, insieme a quelli di Atene ed Agrigento, i migliori esempi di edifici templari dall’età classica giunti fino a noi. Sorgono nella parte centrale della città e tra  questi era collocato il mercato, ovvero, la piazza centrale dove si tenevano le assemblee dei cittadini.

ll Tempio di Hera, sposa di Zeus, è il più antico dei tre grandi edifici e viene chiamato anche “Basilica” per la particolare disposizione delle colonne interne. Il Tempio di Atena, dea dell’artigianato e della guerra, è posizionato più in alto e domina la città. Infine, il più grande è il Tempio di Nettuno-Poseidone, la divinità dalla quale l’antica città greca di Paestum prese il nome (Poseidonia). L’Area Archeologica di Paestum comprende anche il Museo che raccoglie i numerosi reperti raccolti e altri siti molto importanti come la famosa Tomba del Tuffatore rinvenuta solo 1968 significativa testimonianza della pittura greca a grandi dimensioni.

Circa 6 km dal nostro vivaio
Mappa del Parco
Sito web

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

“Ed ora gli ulivi hanno un alone di luce intorno alle foglie, come i santi.
Ora i monti che ci fiancheggiano vanno avanti e indietro, e alcuni arrivano ritti sull’acqua, e altri, prostrati, appiattiti, si prolungano in orazione verso l’acqua”
Giuseppe Ungaretti, Il deserto e dopo, Mondadori, Milano, 1961

Il Cilento è una terra che racchiude storia, natura, arte e cultura. Qui si trova il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1998, il secondo per estensione in Italia e che comprende i monti Alburni, Cervati e Gelbison, il Monte Bulgheria e il Monte Stella.

È delimitato a nord dalla piana del Sele, a est e a sud dalla Basilicata e ad ovest dal Mar Tirreno.

L’eterogeneità del suo territorio, costellato da fiumi, ruscelli, foreste, rupi costiere e oasi naturali ha consentito nel corso dei secoli lo sviluppo di diverse tipologie di habitat. Qui hanno trovato riparo una comunità faunistica e un patrimonio floristico anche di interesse comunitario.

Nei territori montani, ad esempio, non è raro avvistare lupi o aquile reali.

La flora del parco è costituita da circa 1800 specie vegetali tra cui spiccano la primula di Palinuro, il raro giglio marino e alcuni esemplari di Bassia saxicola la cui presenza era stata segnalata solo sulle isole di Ischia e Stromboli. Nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento sono anche presenti 254 delle 319 specie di orchidee selvatiche segnalate in Europa e nel Mar Mediterraneo.

Questo immenso territorio è rinomato soprattutto per la sua sorprendente bellezza naturalistica e le aree marine protette ma il Parco Nazionale del Cilento è anche una terra ricca di storia e cultura che comprende numerosi luoghi d’interesse come le aree archeologiche di Paestum di Velia, numerose grotte naturali come quella di Castelcivita, oasi naturali come quella del fiume Alento, borghi caratteristici risalenti a diverse epoche storiche e la Certosa di Padula.

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Circa 28 km dal nostro vivaio
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